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venerdì 4 febbraio 2011

La continuità verticale: ecco perchè...











Pur riconoscendo l’importanza di una continuità orizzontale e dunque il valore e il significato che un percorso educativo può assumere se collegato a tutti i contesti fondamentali in cui si attua l’esperienza del bambino, in questa sede ci occuperemo soprattutto di continuità verticale.

La continuità verticale riguarda il rapporto tra gli ordini di scuola. Consideriamo, infatti, necessario che ci sia anche un collegamento e un’attività di collaborazione, non occasionale ed estemporanea, tra scuole, in particolare dell’Infanzia e Primaria. Questo contatto dovrebbe servire per progettare e costruire insieme percorsi didattici comuni e continui dal punto di vista dei contenuti, delle metodologie e dell’organizzazione. Siamo qui a sottolineare questo bisogno supportate dall’esperienza diretta con bambini di scuola dell’Infanzia e di scuola Primaria. Non vorremmo più avere come riscontro, dopo aver chiesto ad alcuni di loro di raccontare attraverso un disegno quali attività ricordassero di aver svolto alla scuola dell’Infanzia e che gli fossero state riproposte poi, in modo nuovo e più approfondito alla scuola primaria, soltanto due attività che non consideriamo in continuità come il disegno a piacere e i giochi motori in palestra. I disegni che seguono ne sono una testimonianza. Proprio per questo riteniamo fondamentale la costruzione di un percorso che leghi i due ordini scolastici mediante una continuità verticale affinché tutti i bambini possano affrontare senza disugualianze e con serenità il passaggio alla scuola primaria. Per far ciò crediamo sia necessaria una forte collaborazione e la condivisione di principi formativi e stili didattici tra le insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria per la creazione di un progetto comune da portare avanti insieme in vista della continuità verticale.























Questi sono due disegni realizzati da un bambino e una bambina della scuola primaria che ritraggono le esperienze che ricordano di aver vissuto nella Scuola dell'Infanzia e di averle poi incontrate nella Scuola Primaria: i giochi in palestra e il disegno libero!

venerdì 14 gennaio 2011

I significati assunti dal termine continuità

Nel nostro blog il concetto di continuità è dunque funzionale alla realizzazione di un'idea educativa unitaria tra scuola dell'infanzia e scuola primaria. Non intendiamo però proporre l'attuazione delle stesse, fisse e indifferenziate azioni didattiche indipendentemente dall'età dei bambini, nè pensiamo che i due ordini di scuola debbano uniformarsi pedissequamente l'uno all'altro. Il significato attribuito al termine continuità nell' ambito della scuola primaria è cambiato nel tempo. Inizialmente esso indicava il criterio che regolava l'assegnazione degli insegnanti alle classi a seconda del genere:a un maestro venivano assegnate classi maschili e a una maestra classi femminili. La continuità era considerata da una classe maschile all'altra e da una classe femminile all'altra. La continuità assunse poi il significato di assegnazione di insegnanti donne alle prime classi e di insegnanti uomini a quelle terminali. In seguito il concetto di continuità venne utilizzato per permettere all'insegnante di seguire lo stesso gruppo di bambini per tutti e 5 gli anni di scuola primaria. Con l'introduzione del tempo pieno, il termine indicò il bisogno che le attività didattiche fossero assegnate allo stesso insegnante per tutto il tempo scuola. Negli ultimi tempi le interpretazioni si sono fatte più profonde; prima la continuità ha indicato l'esigenza di costituire un rapporto tra ordini diversi di scuola e, poi, si è trasformata in un elemento importante da considerare per favorire l'educazione e la formazione del bambino, intendendola sia come continuità orizzontale che verticale.